lunedì 29 giugno 2020

ROSE E ACQUA DI ROSE

Capitano i momenti in cui ti senti proprio giù, rifletti su un sacco di cose successe, che non dovevano o che non avrebbero mai dovuto succedere ed invece sono successe. E proprio quando vedi tutto nero o non ci vedi proprio ecco che arriva lei, la migliore amica che ho Antonieta, e con il più caro abbraccio ti porta le sue rose! Sono profumatissime tanto da riempire tutta la cucina. Si è ricordata che le avevo detto che volevo a provare a fare l'acqua di rose per pucciarci il viso...cara la mia Antonieta!!!



 E si spentolare con le erbe mi è sempre piaciuto così ci ho provato...e l'esperimento è riuscito benissimo! L'acqua ha preso non solo il colore ma anche il profumo di queste splendide rose.

sabato 27 giugno 2020

LA VEGLIA DI LJUBA

Tra tutti i 31 libri che ho letto quest'anno, senza dubbio, questo è degno di nota!

"La veglia di Ljuba" di Angelo Floramo


Appena finito e ho ancora il piacere della lettura mista a commozione.
Angelo Floramo, uomo colto che conosco e ascolto molto volentieri ogni volta che fa qualche conferenza, in questo libro rende onore ai suoi genitori, Luciano e Ljuba cioè Laura, raccontandovi la loro vita attraverso il secolo appena passato, e con essa la vita della sua famiglia nata a Sveto, sul Carso sloveno, ed il loro dover trasferirsi subito dopo finita la guerra dopo il fascismo e nazismo, l'essere esuli e l' approdo a san Daniele del Friuli. 
È una vita intensa la loro, e di più quella del padre amante dello studio e dei libri e di sua moglie, la cara Ljuba, che lui amerà fino al suo ultimo respiro.
È un libro intenso e profondo, non aveva altro modo per raccontarlo conoscendo Angelo. È intriso di nostalgia, per il padre, per ciò che è stato...un uomo integerrimo e leale, nostalgia per la terra di provenienza perché qui il confine è solo una linea tracciata. 
Io dico sempre che non si è ne carne ne pesce, in realtà si è carne e pesce perché non c'è uno senza l'altro ed è proprio cosi che nasce la nostalgia che provo anch'io, ma è una nostalgia amica che ti tiene compagnia.
Un gran bel scritto, grazie Floramo! Tu e Paolo Rumiz siete molto simili, entrambi cogliete e trasmettete il nostro viveve sul confine anzi nella terra dei tre confini