Qualche settimana fa ho partecipato, assieme a tutta la mia famiglia, alla presentazione del nuovo libro di Paolo Rumiz, giornalista e scrittore triestino nonchè amico di mio suocero. E' proprio da lui che ho imparato ad amare questo uomo-scrittore-narratore perchè mio suocero mi ha sempre raccontato tante cose su di lui e avevo proprio tanta voglia di conoscerlo di persona. Nel frattempo ho iniziato a leggermi tutti i suoi libri, anche perchè mio suocero ha ben pensato di regalarmeli quasi in blocco e io ad appassionarmi al suo modo di scrivere! Rumiz, a mio avviso, ha la grandissima capacità di raccontare i fatti come stando attorno al fuoco, quel piacere semplice ma intenso dello stare appunto attorno ad un caminetto ed intanto ascoltare le storie, lui poi le racconta si in modo semplice ma allo stesso tempo complesso perchè entra in profondità quasi ad analizzarle profondamente ma senza diventare pesante, anzi.... come fanno i nonni e tu intanto impari e viaggi assieme a lui che ama il viaggio lento fatto di profumi, persone e luoghi!
Quindi quando ho saputo quasi per caso dal profilo fb di Margherita Reguitti, giornalista goriziana che ho avuto occasione di conoscere alla presentazione del libro di una mia cara amica Natascia.... bhe ho pensato bene di coinvolgere tutta la mia famiglia.... suocero compreso ad essere presenti! Potevo mancare questa occasione??? Nooo, assolutamente no!
Abbazia di Rosazzo vicino a Cormòns |
eccoli finalmente assieme: una lunga e piacevolissima chiacchierata di ben due ore passate in un batter di ciglia tra tante risate, letture con un Rumiz narrante.... insomma davvero un sogno!!!
Ha dovuto alzarsi, non è di sicuro una persona che riesce a star ferma.... ed è proprio questo che mi è piaciuto, purtroppo tanti ho sentito che lo giudicano come presuntuoso io invece lo vedo autentico, roba da pane al pane e vino al vino!
e si, eravamo in tanti ad ascoltalo!
ma mi ha colpito vedere appoggiato al muro il suo immancabile compagno di viaggio,
il suo zaino
Immancabile momento della firma con dedica dei libri, noi ci siamo fatti davvero una figuraccia ridicola perchè quando finamente toccava a noi nessuno di noi aveva più il libro in mano.... alla fine abbiamo scoperto che lo aveva mio suocero e siamo ovviamente tornati di corsa indietro... ed eccola qui la nostra copia
Ecco fin qui le mie impressioni... il mio racconto ma ora vi posto il sito della Feltrinelli dove potrete anche ascoltare un'intervista .... merita davvero!
INTERVISTA A RUMIZ
ecco qui invece la quarta di copertina, così potete farvi un'idea del suo viaggio-libro
"Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima
grande via europea, l’Appia, e ce ne riconsegna l’itinerario perduto, da
Roma fino a Brindisi, “più per dovere civile che per letteratura”. Lo
ha fatto spesso cavando dal silenzio della Storia segmenti cancellati,
ascoltando le voci del passato e destando la fantasia degli increduli
incontrati durante il viaggio. E ora ci chiama come un pifferaio magico a
seguirlo con le gambe e l’immaginazione lungo la via del nostro giubileo, la nostra Santiago di Compostela, della quale viene restituito l’itinerario dopo un secolare abbandono.
Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell’Appia dalle
speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico II, prende corpo una
galleria di personaggi memorabili e, mentre si costeggiano agrumeti e
mandorleti, si incontrano le tracce di Arabi e Normanni. Intanto le
donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua
anticipano l’ingresso nell’Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di
un’Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco – svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell’acqua e del vento – e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col “piede libero”. “È
nei villaggi più remoti,” ha scritto il “New York Times” dell’opera di
Paolo Rumiz, “tra i laghi e i boschi, in mezzo alla gente comune, che la
vera vita delle nazioni rivela la sua trama di colori.”
Al racconto fanno da contrappunto le mappe disegnate da Riccardo
Carnovalini, che ha trovato il percorso sulle carte, nelle foto aeree e
sul terreno, e che ha descritto l’itinerario nel libro: un contributo
prezioso e uno strumento utilissimo – considerata l’assenza di
segnaletica – per chi volesse seguire le orme di questa marcia
d’avanscoperta."
Io non ho ancora iniziato a leggerlo perchè devo finire prima altri libri.... ma non vedo davvero l'ora di poter gustarmelo come ho fatto con tutti gli altri!
Concordo pienamente sulla tua impressione riguardo alle sensazioni che ti procurano le letture dei libri di Rumiz. Ce ne fossero di più di uomini e scrittori così!
RispondiEliminaE si Nat, hai ragione! Peccato che non sei venuta anche tu ma almeno mi auguro di essere riuscita a trasmettere le mie emozioni
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