domenica 11 novembre 2018

Al FLORENCE CREATIVITY in Fiera a Udine

Sembra che sia sparita ma in realtà sono molto indaffarata con nuove collaborazioni perchè ho finalmente trovato diverse persone capaci di farlo! E per questo ringrazio ogni giorno l'universo intero!

Cosi eccomi a collaborare con l'associazione "l'intreccio" ed è proprio con loro, Deborah Erika e Moreno, che mi trovere in Fiera a Udine dal 16 al 18 novembre al FLORENCE CREATIVITY !




Ma cosa faremo di bello? uuu un sacco di cose, veniteci a trovare e lo scoprirete!

 io filerò e se vorrete vi farò acnche provare! Ma potrete anche vedere un telaio verticale e la tessitura a tavolette

Erika invece vi farà vedere e provare a ricamare sul cartoncino

con Deborah entrerete nel mondo del colore e delle tinture naturali

e con Moreno nel mondo dei tappeti, un mondo magico e antico!


Vi faremo vedere anche come nasce la seta.
Di più non vi dico ma veniteci a trovare! Ci troverete qui, allo stand F 79

Ecco la piantina

lunedì 15 ottobre 2018

Castelli aperti: al castello di Ahrensperg

Domenica 7 ottobre si è svolta qui nella mia regione, il Friuli Venezia-Giulia, Castelli Aperti una manifestazione che da la possibilità di visitare manieri, parchi e giardini normalmente non accessibili al pubblico. E per animare un pò i luoghi c'è chi invita piccole attività artigiane o commerciali.

Questo è il 31^ Castelli Aperti Eventi a Udine
Il Castello di Ahrensperg,   sito a nord di Cividale in località Biacis (Pulfero) che riveste da sempre un interesse storico notevole: alcuni reperti attestano la sua esistenza sin dal 1251, si narra inoltre che ai tempi dell’Impero Romano abbia rappresentato un vero e proprio sistema fortificatorio situato nell’antica arteria stradale che da Forum Iulii saliva verso il Norico, oggi territorio austriaco. A seguito di una recente ristrutturazione realizzata da una famiglia che ora la abita, durante questo evento è stato possibile visitarlo.

 Io ci sono stata assieme ad Alessio Sverzut e Catia e la loro piccola fattoria Cumugnai di Aquileia.
Essendo il periodo risalente a quello medievale ho portato un pò di cosette proprio di quel periodo, abbigliamento compreso. Ho filato la lana delle piccole pecore d'Oussant di origine bretone che Alessio alleva e abbiamo incuriosito e trattenuto le persone che dopo la vistita al castello avevano piacere di fermarsi ad ascoltare.

Il sito è ancora in ristrutturazione in alcune parti ma il proprietario ha raccontato la storia di questo luogo intrettenendo i viandanti curiosi. Peccato per il tempo metereologico, che non ha dato tregua,  scatenando un bel acquazzone nel primo pomeriggio ma nonostante tutto è andata benissimo.

Ringrazio ancora Alessandro ed i suoi genitori per la gentile accoglienza!
 








Per chi fosse interessato " Castelli aperti" replica in aprile e ottobre di ogni anno ed i siti da poter visitare sono moltissimi sparpagliati in tutta la regione.

Qui troverete il link dell'evento che sicuramente aggiorneranno in futuro (clikate sopra e vi si aprirà )

sabato 7 luglio 2018

Una custodia per un kobo

A volte anche i jeans usati possono tornar ancora utili, basta trovare la parte buona, e con un pò di fantasia e qualche ricamo colorato,  farlo diventare qualcosa di ancora utile. Ed è proprio quello che ho fatto per una mia amica siciliana, Patrizia, ed il suo lettore Kobo!
I jeans erano quelli di mio marito che si sono strappati ma questo per me è un invito a nozze, una sfida, che accetto sempre con il pensiero di quanto potrò divertirmi e così, trovato un disegno, mi son messa al lavoro! Il dubbio era se sarei riuscita a farlo disegnando in nero sul blu....ecco la vera sfida ma ho vinto lo stesso!


 Qualche filo colorato di moulinè ed il gioco è fatto!
 poi son state sufficienti tre cuciture ed un bottone e spedirlo fino in Sicilia!

sabato 30 giugno 2018

GUFANDO

E finalmente, dopo ben almeno tre anni che mi guardava disperatamente dal tombolo, ho finito questo simpatico gufetto!
E' un disegno della mia ex maestra di merletto, MariaGrazia, che lei stessa aveva rivisto nella struttura e che mi aveva dato tanto tempo fa. Avevo proprio voglia di farlo perchè i gufi mi piacciono troppo e ne ho già una piccola collezione. Non è molto grande, misura appena 16 cm di lunghezza e 11 cm di larghezza, ma proprio perchè è così piccolo ci sono diverse difficoltà perchè è quasi una miniatura! 
Di seguito alcune fasi della lavorazione








 Ovviamente mi sono permessa di interpretarlo a modo mio aggiungendoci qualche perlina per fare le piumette e filati colorati e di diverse grossezze.
 immancabile un filo di turchese per fare il cielo e legare assieme tutti i vari elementi.
Non so proprio perchè ci ho messo così tanto a finirlo, eppure mi stavo divertendo, anche se nel frattempo ho fatto davvero tantissime altre cose con varie altre tecniche oltre che il merletto. Comunque ora il piccolo tombolo è stato liberato e ho anche già lavato la fodera... quindi è pronto per altre piccole avventure filose!

domenica 6 maggio 2018

L'eredità delle Dee

Ho appena finito di leggere questo libro

Letto in sole due settimane perchè oltre ad essere scorrevole mi ha anche tenuta incollata alle sue pagine! E' un libro storico ma anche un pò inventato, come ci dice l'autrice nell'ultima pagina dove spiega il suo romanzo, dice anche che ha inventato qualche nome per tutelare le vere protagoniste.
Di che cosa parla?  Delle Dee dei Carpazi Bianchi, potremmo definirle streghe bianche cioè quelle donne guaritrici che conoscevano e usavano le piante, no non le fattucchiere, ma proprio quelle donne sagge che aiutavano con la loro "medicina alternativa" , diremo oggi, e magia o potere personale, donne sciamane insomma. Proprio quelle donne  che l'inquisizione ha voluto sterminare, vuoi per profonda ignoranza o chissà per quale timore... più facile per vero odio verso le donne da parte di un feroce patriarcato.
Questa storia si svolge sui Carpazi Bianchi, in quella che una volta era la Cecoslovacchia, oggi repubblica Ceca al confine con la Slovacchia e la Polonia.
Li operavano queste donne e la protagonista del libro era la loro l'ultima discendente, vite difficili sia per il clima politico che attraversa tutto il  1900 sia per le due guerre il regime e la miseria incombente. Terribili le conseguenze  ma la protagonista, Dora, voleva conoscere la verità con la scusa che era una laureanda proprio nelle tradizioni popolari del suo paese, in realtà sapeva poco della sua famiglia di origine ma le è stato fatale. Non svelerò altro. Libro bellissimo e tremendo, contenuti strepitosi.
Questo libro mi ha particolarmente colpita anche perchè i Carpazi li ho attraversati quando io e mio marito siamo andati in Polonia e al ritorno, invece di fare l'autostrada siamo passati per la statale, così ho potuto vedere i luoghi della storia del libro, prati immensi e foreste spettacolari con alberi altissimi! e i miei occhi si sono davvero beati di tanta spettacolare Natura! Forse è anche per questo motivo che mi ha preso così tanto. Certi nomi di luoghi me li ricordavo perchè ci siamo passati ed ero io con la cartina in mano a dare le indicazioni a mio marito che guidava. E così mi sono ritrovata, durante la lettura, a consultare Google maps... quasi a voler ricordare quei posti.
E che dire poi  dell'uso delle piante?  Si è decisamente una parte di me che la lettura non ha fatto altro che farmi ricordare proprio tutto!


venerdì 23 marzo 2018

Autunno finito

A settembre, appena iniziato l'autunno, me ne stavo ancora in giardino a ricamare sotto un tiepido sole e intanto, piano piano, le crocette aumentavano




 lentamente finivo l'albero, il cielo e parte del fiume
 per poi proseguire con l'omino che pesca.
 Amo i piccoli dettagli ...anche sei ti accecano!


 ma sono dovuta arrivare alla fine dell'inverno per concludere questo settembre!
si, un gioco di parole ma proprio così è stato
ed eccolo finito...intanto ho già preso i filati per fare l'estate ma sto finendo anche altri lavori. 
Quanto mi piace crocettare e poi da davvero grandi soddisfazioni!

sabato 17 marzo 2018

Quasi turista nella mia città

Ormai sono ben sei anni che non abito più a Trieste, la città dove sono nata, ogni tanto, ma molto di rado, mi capita di tornarci per qualche breve commissione o perchè devo incontrare amici.
Mi è capitato di tornarci proprio per questo motivo in una splendida giornata di gennaio di quest'anno. C'era una leggerissima brezza di Bora, l'aria era frizzantina ma non fredda, in giro vari profumi, del mare e di pesce fritto ed io mi sono concessa una breve passeggiata a naso in sù.
Così ho approfittato per scattare qualche foto con il cellulare, e si perchè se ci vivi le foto non le fai.
la Chiesa Evangelica Luterana in stile neogotico

 Il famoso ponte "curto" tanto pratico perchè ti evita di fare il giro largo


E poi passi sotto al portico del comune e arrivi in piazza Grande ed è sempre uno spettacolo!







 attraversi le rive e sei sul mare







Un giretto che non è durato chissachè, saranno state alla grande un'ora e mezza ma mi son goduta ogni secondo, con una piccola fermata per incontrare un amico e bere assieme finalmente un "capo" aaah quanto mi mancava il poter chiederlo così molto semplicemente e con la certezza di essere compresa! Poi, mio marito ha concluso la sua commissione ed è passato a prendermi!
Mi sono accorta che Trieste non mi manca, non soffro di nostalgia, e questo credo sia decisamente un bene, ma mi sale la nostalgia proprio mentre sono a Trieste e ci cammino....saranno i ricordi? Sarà il fatto che non ho più una base e che "casa ora sta da un'altra parte" ? Sta di fatto che mi piace tornarci ogni tanto, ma non troppo spesso...così me la godo appieno!