venerdì 30 novembre 2012

Concorso di merletto LaceLife 2012

E' la prima volta che partecipo ad un concorso
che mi è stato suggerito da Maria Bisacco 
e così quasi per gioco mi sono detta "bhe ma perchè no, tanto che vuoi
che succeda ...al limite partecipo e mi metto in gioco,
provo a mettere a frutto tutto ciò che ho imparato
anche se non ho il diploma di maestra merlettaia 
perchè mi hanno bocciata, e questa era una cosa che 
mi faceva ancora tanto male"

Così mi sono messa al lavoro
il tema era Lacelife
che io ho interpretato come 
la mia vita nel merletto...in un merletto.
Ho preso in mano carta e matita e per la prima
volta in vita mia su quel foglio bianco
ha preso forma un compendio di tutto ciò che sono, 
le mie sofferenze ed il mio mondo quasi fatato....
ho dato dei colori,
l'ho pure fatto vedere alla mia ex maestra eeeeeeee
stupore....le è piaciuto!!!!
Allora mi sono messo al lavoro di gran lena
Eccolo qui il mio lavoro e pensate
 HA VINTO il premio speciale

Il Premio speciale Andreana 
LaceLife 2012 
La mia vita nel merletto

con la motivazione:
 per la leggerezza e poetica armonia di colori e per aver saputo esprimere con coerente semplicità concetti simbolici profondi e carichi di significato

ma ora vi spiego il mio lavoro:

In questo quadrato ho rappresentato la mia vita. Ho scelto il quadrato perché indica il radicamento di me stessa nei quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) e direzioni (nord, est, sud, ovest) e a simboleggiare il mio nucleo familiare formato dai miei due figli, mio marito ed io; ho dato a questo quadrato un valore di 21 cm (Il 21, in quanto prodotto dei due numeri sacri 3 e 7, è considerato il numero della perfezione, 21 sono anche le qualità della sapienza nel libro deuterocanonico della Sapienza) la cornice(fatta a punto onda del milanese Lace con centro una venatura turchese in punto catenella -vedi nota (*4)) invece è larga 9 mm (9 è il numero della Creazione ,è il simbolo della realizzazione e ha come proprietà la permanenza). 
Elemento di dominio nella composizione è il sole, simbolo maschile di energia materiale e spirituale (elemento fuoco), dà luce a tutti gli elementi e i suoi raggi vanno a toccare ogni aspetto della mia vita. La figura di Nonna ragno(*2) è rappresentata da quello che è chiamato nel merletto “ragnetto” e non può che trovarsi al centro del sole, lei, figura mitologica, che sta simboleggiando le radici e la creazione è il principio da cui il filo vergine, puro, può ancora essere plasmato nella forma voluta.
In basso proprio dalle radici germoglia l’albero della vita, l’albero dell’Amore e della Creazione che accoglie la mezza luna formata dalle radici stesse, tributo d’onore a Madre Terra e al culto della Grande Dea (Pachamama per la cultura peruviana). L’albero (elemento terra) è il simbolo di connessione tra terra e cielo, dai suoi rami pendono foglie-cuore in gruppi di tre (il tre possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. È il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Il tre apre la strada della mediazione e permette di uscire dall’antagonismo, superando la visione parziale e riduttiva del dualismo, poiché due elementi non possono essere conciliati che con l’ausilio di un terzo elemento. Nella mitologia e nel culto è l’espressione della Trinità come simbolo dell’unità sostanziale. Qui sta anche a rappresentare il triskele (*3) come tributo alla mia parte celtica. L’albero è anche simbolo di casa e accoglienza tra i suoi rami trovano posto foglie e frutti d’amore, ogni foglia una persona cara, lontana o vicina, presente e passata che abita o ha abitato i suoi rami .

Sotto l’albero prende vita uno scoiattolo giocherellone…è la parte di me bambina e burlona, non si fa vedere a tutti ma quando meno te lo aspetti, salta fuori con la sua gioia, con la vitalità e con quello spirito selvaggio (derivava da selva=originale, primigeno) che caratterizza tutti gli abitanti del bosco, da notare che lo scoiattolo, nella cultura Maya, è simbolo di fertilità e abbondanza. Nei riti celtici è legato a Beltane assieme all’albero della vita(*4) ed è il messaggero che trasferisce le informazioni tra mondi diversi, non è mai fermo ed è rosso come il fuoco(simbolo mercuriale). Nel mio merletto lo scoiattolo è una figura molto importante, anche se sembra messo lì a caso perché unisce e fa da tramite tra gli altri due animali del quadro (cigno e farfalla), ed ecco riapparire il numero tre a simboleggiare i tre stadi della vita e della linea continuum temporale di passato , presente e futuro. Continuando a “fusellare “mi pare di vedere apparire pian piano la mia vita filata, merlettata ,in ordine e piena di luce che tocca ogni cosa, che bacia ogni elemento del ricamo. Ho inserito in contrasto l’elemento terra nel prato (retino a esagoni) e l’elemento acqua nel lago(sfondo a reticello girato due volte), le matrici primarie di ogni creazione vitale.

L’acqua che è il principio primordiale della vita(*5) e della purezza per eccellenza non può non ospitare la parte simbolica più rappresentativa di me ossia il cigno.(*6) Il cigno (elemento acqua)è l’animale totemico celtico che mette in comunicazione con altri mondi, in lui è raccolta e rappresentata tutta la spiritualità, dal momento che il cigno nuota nell’acqua, vola in aria e cammina sulla terra. Ma il cigno rappresenta anche la trasformazione simbolica per eccellenza del nostro cuore emotivo , inoltre simboleggia il rapporto con la propria madre genetica e interiormente con la propria “madre interiore”.  Nel contempo però racconta anche la storia del brutto anatroccolo....ciò che è stata la mia vita fino ad oggi, è la storia del eterno esiliato e non accettato perchè troppo diverso.

Quel cigno sono io o comunque una parte di me neppure troppo lontana, non sono più “il brutto anatroccolo” e per me è un grande passo forse lo scoglio più duro che ho superato specchiarmi in cigno… certo il cigno ancora non vola ma intanto ha preso forma e con fiducia sembra aspettare in quel lago incantato che (in un futuro prossimo) il filo intrecci per lui delle ali aperte in volo… e infatti ora nel ricamo la visuale si sposta di nuovo nell’ambito eterico dell’aria, a contrapporsi al sole ecco nascere dal bozzolo del filo una farfalla in volo (elemento aria), un’altra energia solare ancora più antica e ricca di simbolismo che ci aiuta a metterci in discussione.
A filare il nostro filo di fiabe ecco la farfalla di Chuang-Tzu (il filo fiabesco ora ci porta in Oriente e addirittura nel IV sec. a.C.) (*8) questo racconto è una delle prime esortazioni del maestro a praticare il distacco dal mondo in cui viviamo. Chi siamo veramente noi? Se ci distacchiamo completamente dal mondo fenomenico e dubitiamo della sua realtà, possiamo affermare di esistere realmente? E leggendo questa fiaba non posso non pensare di nuovo a nonna Rosa che mi raccontava le fiabe a rovescio. A pensarci bene anche il merletto s’inizia dal rovescio e il lavoro nella sua completezza e verso si potrà vedere bene solo a lavoro finito… Chuang-Tzu dopo aver sognato una farfalla svegliandosi si chiese se fosse un uomo che sognava di essere farfalla o una farfalla che sognava di essere un uomo.
Ad ogni modo la farfalla (*9) è uno dei simboli che paiono più diffusi nelle culture dei popoli antichi. Incarnazione del principio di trasformazione, manifestazione della Dea nel suo aspetto di vita emergente. La si ritrova nei vasi, nelle brocche, negli amuleti, nelle statuette. Nel suo libro “Il Linguaggio della Dea” Marija Gimbutas presenta la farfalla che sorge da un bucranio (*10) come epifania della Dea Madre in veste di Dea della Rigenerazione, ed anche questa simbologia è ripresa da una pittura parietale di Çatal Hüyük, datata 6 500 a. C.


Ed ecco dunque dall’acqua del lago incantato sorgere un nuovo sole simbolico, la matrice di un sogno che sta prendendo forma, in farfalla ora nel ricamo, e anche nella mia vita attuale in forma di bozzolo (non è un caso che in quest’ultimo periodo ho anche iniziato a prendere confidenza con il fuso e la filatura!)
La farfalla è il simbolo del processo di trasformazione che porta verso le cose d'ordine superiore. Essa ci insegna a trasformare la nostra vita consapevolmente, a creare nella realtà situazioni del tutto nuove, a realizzare i nostri desideri più profondi. Ogni nuova idea e ogni piccolo passo verso la nostra auto-realizzazione si rispecchia nel processo di sviluppo della farfalla. Nella fase dell'uovo essa rappresenta la nascita di un'idea; nello stadio di larva indica il momento in cui si deve decidere se questa idea va realizzata oppure no; come bozzolo insegna a entrare in noi stessi per legare questa idea al nostro essere interiore. Infine la nascita della farfalla è anche la nascita di una nuova realtà. Dunque la mia farfalla attraverso “il filo” (e il merletto) lega l’idea che ho di me, come individuo in trasformazione, al mio essere interiore antico e ancestrale che si manifesta in Fata Lu.

Ecco questa è la mia Vita!

Dedico questo mio lavoro ed il mio lavoro
alla persona che mi ha insegnato ad amare il filo
a mia Nonna Rosa !!!
L'unica persona che ha creduto in me quando ero piccina
e che faceva il tifo per me, anche se è andata via da questo mondo
quando io avevo solo 4 anni ma che ho sempre
sentito accanto a me e della quale non ho mai sentito la mancanza.
Grazie nonna grazie !

Ringrazio con tutto il cuore le mie maestre di merletto, storia dell'arte e disegno
le uniche che riconosco come tali perchè hanno saputo 
educarmi (da educere=tirar fuori il meglio, le capacità)
che con rispetto e amore mi hanno sostenuta e  spronata
sono Rosita d'Ercoli e Maria Grazia Giacomini!!

Ho tante persone da ringraziare, amiche nuove e tomboline
conosciute attraverso facebook ....
non posso nominarvi tutte ma voi sapete chi siete a tutte un grazie grande come il mondo!!!

Quindi questa vittoria, che condivido con tutte voi e con la mia famiglia
che ha saputo sostenermi e sopportarmi sia nella preparazione di quel esame
miseramente fallito e asciugato le mie lacrime e sopportato tutta la mia rabbia,
bhe ora permettetemi di togliermi i sassolini che stavano nelle mie scarpe


ecco tutto ciò è per tutte quelle miserabili persone, parenti compresi,
che mi hanno sempre detto che non valgo niente, che non ho combinato nulla nella
mia vita e che mai riuscirò a combinare....
è per tutte le bocciature, tutte le porte chiuse, 
per quelle care persone che fanno parte di una associazione di rievocazione
medioevale (non la cito perchè non si merita pubblicità) che siete 
addirittura riuscite a dirmi che io mi atteggio a vittima senza per altro aver
camminato nelle mie scarpe...nella mia vita.
tutti voi, ora non avete più potere su di me
ora sono libera ..libera di essere cigno e farfalla
libera di esprimermi con e attraverso il mio filo!!!!!

Chissà, papà, forse ora che ormai è troppo tardi ...forse solo ora mi guarderesti
con altri occhi e magari non dico che saresti addirittura orgoglioso di me ma forse
solo mi vedresti!!! ma era una cosa per la quale mi sono adoperata per una vita intera senza
per altro riuscirci.....io non ho avuto l'amore ma credo che tu hai perso più di me....

Bene e anche i sasseti me li son tolti....ora si che potrò camminare spedita!!!!


C'è anche da aggiungere che ieri la mia amica Valentina Meloni
mi ha pure fatto un grande regalo...mi ha fatto un diploma personalissimo 
di maestra merlettaia perchè sapeva quanto per me era importante!!!!
Grazie Vale Grazie!!!!

la versione su pergamena 

 e l'originale su carta fotografica con i miei colori 

Io non ho più parole...posso solo dirvi che sto VOLANDO DALLA GIOIA
tanto aspettata e agoniata ma arrivata!!!!!

giovedì 22 novembre 2012

Dalla Russia con amore per la porta del mio laboratorio

Girovagando per i blog ho trovato questo blog russo molto molto carino
perchè ha un sacco di bei schemi
ed io non ho potuto fare a meno di "crocettarne" uno !!!

Così mi sono messa al lavoro e in poco più di 
una settimana l'ho finito!

ma guardiamo insieme le foto ...
la scelta dei colori

...si inizia...


e di crocetta in crocetta ...
il lavoro finisce presto!

Ho deciso che lo metterò sulla porta
del mio laboratorio per renderla
più allegra!
ora mi serve solo una base ed il gioco è fatto


Sono molto soddisfatta e ringrazio Aliolka per lo schema!!!

venerdì 9 novembre 2012

Sul blog di Marius "la città di Rama"

Non finirò mai di ringraziare Facebook per avermi fatto conoscere ed incontrare 
persone splendide come ultimamente mi sta succedendo.

Una di queste è Marius Tavernese!
Una persona che riesce sempre ad essere di buon umore
e che lo  infonde da mattina a sera,
anche con i suoi "buongiorno e buonanotte"

Qualche giorno fa mi ha chiesto se volevo scrivere qualcosa sul filo
da postare poi sul suo blog...e così ho fatto!

Ma la cosa più bella è che, oltre ad avere tante "sorelle" di filo e di amicizia
ora ho anche un "fratello"...ed io che pensavo di essere figlia unica.....

Questo è il suo blog
e questa le su parole per presentarmi:

Un meraviglioso articolo dell'amica e sorella Fata Lu,
 al secolo Lucia Lucia Caia Brandolin. Grazie di cuore Lu. ♥


Che dire? oltre ad essere soddisfazioni ed emozioni grandi,
non posso che ringraziare Marius...da cuore a cuore!

Cardando e Filando

Ebbene si...eccomi alle prese con la cardatura e filatura!!!
Per cardare ho utilizzato le spazzole dei gatti,
queste sono della mia amica Amandine,
ma me ne sono comperata una anch'io
e l'altra era quella che usavamo per "cardare" la nostra micia Luna.

Non ne avevo idea ma cardare mi piace troppo!!!
è come  usare il pungiball...
mi rilassa infinitamente ...cardare furiosamente!!!
Mimmo gatto sei avvisato...
potresti essere cardato furiosamente pure tu! >.<

 guardate in questa foto come la mano destra si muove...
fusiosamente appunto!!!

Filare...bhe filare è un'altro discorso...non è così semplice,
bisogna tener "sotto controllo" sia il fuso e farlo girare,
sia la lana cardata da immettere in quello che diventerà filo
 questo è il mio primo tentativo ma è divenuto un lombricco incinto....
mahh...mi sa che dovrò provare e riprovare finchè non riuscirò 
a produrre qualcosa che si possa chiamare degnamente FILO!!!!!

Vedendo queste foto, che ho pubblicato sul mio profilo facebook,
la mia amica Valentina ha commentato così:


Nelle fiabe la vecchia (che simbolicamente rappresenta la saggezza) che fila la lana ha sempre un ruolo importante anche se pare marginale. Mentre nella saggezza popolare chi usa il fuso in genere ha poterei "magici" o tali da poter intervenire sulla sorte dei popolani, poi a seconda della regione dove si colloca la leggenda viene chiamata in vari modi. Ma questo gesto antico e simbolico è da sempre molto affascinante e ricco di mistero e anche il "fuso" stesso è considerato un oggetto magico. Pensiamo alla bella addormentata nel bosco che punge proprio con un fuso e si addormenta. Non è un caso se pensiamo ai miti antichi...uno per tutti il mito delle tre Parche a Roma in origine si trattava di una divinità singola, Parca, dea tutelare della nascita. Successivamente le furono aggiunte Nona e Decima, che presiedevano agli ultimi mesi di gravidanza), assimilate alle Moire (Grecia), le figlie di Zeus alle quali era connessa l'esecuzione del destino assegnato a ciascuna persona e quindi erano la personificazione del destino ineluttabile.

-Cloto, nome che in greco antico significa "io filo", filava lo stame della vita.
-Lachesi, che significa "destino", lo avvolgeva sul fuso.
-Atropo, che significa "inevitabile", con lucide cesoie, lo recideva, inesorabile.
Platone le cita nella" Repubblica" dicendo che la prima cantava il passato, la seconda il presente e la terza il futuro. Venivano chiamate anche Fatae,    ovvero coloro che presiedono al Fato (dal latino Fatum ovvero "destino"), poi c'erano anche le le nordiche Nornea ma si potrebbe continuare all'infinito se parliamo della Dea Triplice, della dea irlandese Brighid, ma anche della dea Madre che nei tre stadi della vita rappresenta simbolicamente quanto già detto prima...

E' quindi molto bella questa fotografia dal significato esoterico.I tuoi famigliari dovrebbero vederla sotto questo aspetto magico della signora che ha in mano il filo dei loro destini...che ne pensi ? kiki

p.s. dovresti farne un post per il tuo blog di questa foto wink
un bacione! heartValentina Meloni



Penso ...penso cara Valentina che era da tempo che volevo scrivere qualcosa sulle norne e le fate, anzi avevo già iniziato, ma poi la vita ti fa lasciare in sospeso certe cose e solo dopo ti accorgi che può essere troppo tardi, perchè qualcun altro arriva prima di te e sembra non essere più "farina del tuo sacco" oppure, viceversa, ti sprona, come hai fatto tu, a rivedere e portarli a compimento questi progetti sospesi, in questo caso miei, ma a pensarci bene anche tuoi,  e poi arrivano pessime notizie, per entrambe, che ti fanno di nuovo lasciar in sospeso le cose a cui tieni di più. 
La vita è buffa... ogni tanto ti dà grosse soddisfazioni mentre a volte ti prende in giro e ti sembra di stare su una giostra impazzita che gira vorticosamente mentre invece si vorrebbe  scendere a godersi la serenità.

Penso anche che, nonostante tutti i miei sforzi, ci sia anche un qualcosa che 
si chiama  destino, perchè qualcun altro ha tessuto la mia trama per quella che è la mia vita,
ed io son qui a cercare di rimettermi in piedi, sempre... comunque e nonostante tutto.
penso che sono stanca....
insomma barcollo ma non voglio ancora mollare!

Senti Fatae che hai tramato la mia vita ...perchè non ci incontriamo 
a quattrocchi eh??? qualche cosina vorrei chiedertela e replicare perchè
credo che il troppo stroppia!!!
Ora "c'è bisogno di un piccolo aiuto" cantavano i Pooh
....ci siamo capite?????

Quindi, come mi diceva mia nonna Rosa, 
"se nei momenti difficili ti metterai al lavoro e seguirai il filo dei tuoi pensieri, lui ti condurrà al cuore, al tuo cuore,  e li ritroverai la tua pace perchè saprai sempre chi sei e vedrai la tua grandezza...la tua luce" 
non mi resta altro da fare che dedicarmi al mio filo e produrre produrre e produrre....fosse anche solo maglioni per la mia famiglia.

Appena tornerà dalla riparazione la macchina fotografica 
potrò far vedere cosa sto facendo, sono ormai 3 mesi che la so aspettando!