giovedì 15 ottobre 2020

CONCORSO A FUSELLI il mondo incantato delle fate

 


Finalmente posso presentarvi un mio sogno che si sta realizzando, il mio concorso di merletto a fuselli, sul quale ci sto lavorando da parecchio tempo e con la collaborazione del comune dove abito, del sindaco e della giunta tutta, oggi posso pubblicare il bando!

Nel link sottostante potrete accedere al pdf con tutte le istruzioni per partecipare.

 QUI TROVATE IL BANDO DEL CONCORSO DI MERLETTI

Non fatevi prendere dal "ma non sono in grado di poterlo fare", partecipate! Sarà un modo per giocare assieme e far cantare i fuselli. Lasciatevi attrarre dal mondo delle fate e datele...filo, colori  e fantasia!

Ho ideato tre sezioni: una per le esperte, che si creeranno da sole i propri disegni su cui lavorare; una sezione intermedia per chi preferisce lavorare su un disegno già fatto ed infine una sezione dedicata ai bambini e ragazzi, con un disegno semplificato. I disegni li fornirò appena avrò la vostra iscrizione.

Ci sarà un premio speciale dedicato a mia nonna Rosa, la mia amata nonna, che mi ha insegnato ad amare il filo e la vita, la mia grande maestra di vita, che voglio ringraziare in questo modo ricordandola, perchè solo cosi si mantiene vivo il loro ricordo ed io non posso far altro che continuare a ringraziarla per il suo amore!



lunedì 29 giugno 2020

ROSE E ACQUA DI ROSE

Capitano i momenti in cui ti senti proprio giù, rifletti su un sacco di cose successe, che non dovevano o che non avrebbero mai dovuto succedere ed invece sono successe. E proprio quando vedi tutto nero o non ci vedi proprio ecco che arriva lei, la migliore amica che ho Antonieta, e con il più caro abbraccio ti porta le sue rose! Sono profumatissime tanto da riempire tutta la cucina. Si è ricordata che le avevo detto che volevo a provare a fare l'acqua di rose per pucciarci il viso...cara la mia Antonieta!!!



 E si spentolare con le erbe mi è sempre piaciuto così ci ho provato...e l'esperimento è riuscito benissimo! L'acqua ha preso non solo il colore ma anche il profumo di queste splendide rose.

sabato 27 giugno 2020

LA VEGLIA DI LJUBA

Tra tutti i 31 libri che ho letto quest'anno, senza dubbio, questo è degno di nota!

"La veglia di Ljuba" di Angelo Floramo


Appena finito e ho ancora il piacere della lettura mista a commozione.
Angelo Floramo, uomo colto che conosco e ascolto molto volentieri ogni volta che fa qualche conferenza, in questo libro rende onore ai suoi genitori, Luciano e Ljuba cioè Laura, raccontandovi la loro vita attraverso il secolo appena passato, e con essa la vita della sua famiglia nata a Sveto, sul Carso sloveno, ed il loro dover trasferirsi subito dopo finita la guerra dopo il fascismo e nazismo, l'essere esuli e l' approdo a san Daniele del Friuli. 
È una vita intensa la loro, e di più quella del padre amante dello studio e dei libri e di sua moglie, la cara Ljuba, che lui amerà fino al suo ultimo respiro.
È un libro intenso e profondo, non aveva altro modo per raccontarlo conoscendo Angelo. È intriso di nostalgia, per il padre, per ciò che è stato...un uomo integerrimo e leale, nostalgia per la terra di provenienza perché qui il confine è solo una linea tracciata. 
Io dico sempre che non si è ne carne ne pesce, in realtà si è carne e pesce perché non c'è uno senza l'altro ed è proprio cosi che nasce la nostalgia che provo anch'io, ma è una nostalgia amica che ti tiene compagnia.
Un gran bel scritto, grazie Floramo! Tu e Paolo Rumiz siete molto simili, entrambi cogliete e trasmettete il nostro viveve sul confine anzi nella terra dei tre confini

mercoledì 1 aprile 2020

UN PORTAOCCHIALI UNICO E PERSONALE

Il vecchio portaocchiali mi stava lasciando in panne, si stava sgretolando sotto le mie mani ogni volta che lo aprivo e così mi son detta, visto che non si può uscire, tanto vale autoprodurmelo!
Un paio di jeans consumati di mio marito, qualche filo colorato, un paio di perline...mhmm dovrei farcela, proviamo!
Così ho usato la vecchia busta per ricavarne uno stampo, ho tagliato i jeans tenendo ovviamente la parte buona della stoffa che ho messo in doppio per dare più corpo a quello che volevo ottenere ed ecco fatto! Ma lo potevo lasciare così semplice senza un ricamino? Decisamente no, ma non ho fatto i conti con la stoffa pesante, ma alla fine ho vinto io.


Non si vede molto ma li in penna ci sta un disegno di un fiore stilizzato
 e mentre ascoltavo un audiolibro, "le sorelle Materassi" letto dal grandissimo Paolo Poli, mi son distrutta i polpastrelli ricamando, ma mi son anche divertita!


 e menomale che avevo deciso subito di ricamare solo su un lato della stoffa, così una volta finito ho cucito le due parti assieme nascondendo all'interno il dietro del ricamo.
 Mancava solo la chiusura che ho ottenuto facendo un'asola lunga e attaccando un bottone, ma quel bottone non è un semplice bottone, lo ha fatto mio marito ricavandolo da un rametto e si, è proprio di legno! e poi per concludere in bellezza ho pure attaccato qualche perlina sbriluccisona!
ecco fatto pronto da usare, pratico, semplice ma con i colori che piacciono a me, quindi bello come il sole!

lunedì 30 marzo 2020

Ritorno al ricamo intaglio

 Era da un bel pò di tempo che non scrivevo sul mio blog, impegni straordinari di famiglia mi hanno tenuta grandemente impegnata, ma in questo periodo di obbligo a rimanere a casa ho tutto il tempo di dedicarmici di nuovo.

Sistemando cose nel mio laboratorio ho ritrovato questo ricamo dimenticato e mai finito, talmente tanto vecchio che è sparito adirittura il disegno. Così mi è venuta  voglia di finirlo.  
L'ho rifatto ad occhio anche perchè chissà dove è andato a finire il disegno originale.
 E' da tanto tempo che non mi dedicavo più a questa tecnica, ma si dai merita finirlo!

 E lavorando  ho terminato il filo Anchor n. 25 argh Per fortuna ho delle scorte che tenevo per fare un corso di ricamo intaglio, dispensa, filo, ago e stoffa compresi, non ho mai trovato nessuno interessato. 




Mi auguro solo che il giallo assunto dal filo vecchio andrà via col lavaggio. Sperin ben
E mi è venuta anche in mente una persona che io credevo amica. Dopo averle rinnovato restaurando completamente due centrini con le barrette tutte rotte, ho chiesto un compenso per il mio lavoro, mi ha risposto " che bello sembrano nuovi, ne ho altri sai ma non te li darò perché vuoi troppi soldi". ( Ci ho fatto la spesa di un giorno con quei soldi)

E certo mica è un lavoro questo saper fare...vuoi che ti insegno ? Cosi risparmi?

No no, non ho tempo per ste cazzate, tu lo sai fare, credevo me lo facessi gratis. 😲😡

Quel che si dice aver oro nelle mani ma che non ha nessun vero valore, almeno per chi non apprezza e di questo genere di persone mi son distaccata e il vento è cambiato. Mi viente in mente la nonna che mi diceva "se ti fai pecora il lupo ti mangia".

Vi prego, ricredetevi sull'artigianato, perché chi sa fare lo sa fare per passione e perché si è fatto un culo grande così per imparare, migliorarsi e mettersi ogni volta alla prova, sbagliando e rifacendo finché non ne era soddisfatto.
Se le fabbriche dovessero chiudere ci sarà bisogno di saper fare. Ce ne stiamo accorgendo proprio in questo periodo, bloccati tutti a casa per un virus, e bloccata anche l'economia....ecco perchè non tutto il male viene per nuocere, forse ci sta insegnando un sacco di cose, ci fa vedere le vere priorità.

Ma torniamo al mio lavoro che nel frattempo ho finito, ho deciso di dare un po' di colore con della seta celeste e aggiungendo delle piccole perline dello stesso colore, il mio colore. Poi l'ho messo in ammollo con perborato e sapone di marsiglia e.....il giallo è sparito! E' diventato tutto bello bianchissimo...menomale!

Non mi restava altro da fare che aggiungere le ultime perline e liberarlo dalla stoffa ritagliando con le forbici...il momento più bello di tutto il lavoro.

Ho già qualche idea sul come utilizzarlo ma questa sarà un'altra storia.