lunedì 9 settembre 2019

I PASSI CHE CI SEPARANO

 

"I passi che ci separano"
di Marian Izzaguirre

Romanzo ambientato a Trieste, la mia Trieste, negli anni '20 ma attraversa tutto il secolo con salti temporali e facendoci conoscere tre generazioni. La scrittrice, spagnola, riesce a parlare di Trieste e della nostra amata Bora in modo sorprendentemente preciso! E i ricordi dell'uomo protagonista assieme al suo amore di gioventù, si mescolano con i miei! Un grande amore , nato " per caso" in un giorno di Bora, un violoncello, quello del marito di lei, fu galeotto. Da li parte una storia d' amore intensa e problematica ma che vince anche di fronte al periodo più buio, quello fascista. Lei si troverà a dover rinunciare, e non abbandonare, come poi verrà spiegato proprio a questa figlia diventata in seguito adulta, perché lui in un viaggio di comiato vorrà tornare sia a Trieste che in Slovenia...a dir la verità ancora Yugoslavia, da ottantenne assieme ad una giovane donna ingaggiata proprio per aiutarlo nel viaggio. Qui la scrittrice mescola sapientemente ricordi e passato, presente e futuro, esperienze e storia politica dei nostri territori, un periodo vergognoso dove Mussolini voleva decimare ed annientare le popolazioni slave bandendole da Trieste oppure integrandole nei peggiori dei modi cioè slavazando ( in dialetto triestino significa lavando e denudando i cognomi quindi italianizzandoli togliendo le origini, dove un cognome come Vodapivec diventava Bevilacqua) e la protagonista essendo Slovena sposata con un croato, ci si ritrova a dover viverlo.

Un romanzo complesso ma bello, intenso! Mi ha fatto riflettere parecchio stanotte, dopo averlo terminato.
Il messaggio che ne ricavo è che dove c'è rispetto c'è amore, dove c'è amore c'è rispetto. E che pochi passi, solo tre, possono cambiare tutto. Se lo leggete capirete!

1 commento:

Ho deciso di attivare la moderazione...almeno così sarò in grado di rispondervi!